
“La prima Domenica di questo tempo liturgico si apre con l’Introito: Invocabit me (Mi invocherà) Sal 90. La Liturgia tesse un intimo dialogo tra il Padre e il Figlio dove la voce diventa allegoria di un eterno volere che manifesta la Gloria proprio attraverso la Risurrezione: Glorificabo eum (Lo glorificherò) Sal 90! Un verbo che si proietta nel futuro teologico ed investe tutta la storia (passata, presente e futura) al punto da risuonare proprio nei neumi e nella modalità (VIII modo) della Notte di Pasqua in quel Cantico che riassume la grandiosità dell’esperienza di liberazione vissuta da Mosè e dagli Israeliti: Gloriose enim honorificatus est (Gloriosamente, infatti, è stato onorato) Es 15,1.
La Quaresima, allora, si apre con la voce del Padre e diventa cammino che porterà ad attendere quell’alba nuova in cui eternamente risuona la risposta del Figlio: Resurrexi, et adhuc tecum sum (Sono risorto e sono sempre con te)”.